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IL CONCORDATO: DOPO 90 ANNI, UN APPELLO PER TORNARE ALLA LAICITÀ DELLO STATO E TAGLIARE I PRIVILEGI DELLA CHIESA.

Di Coordinamento | 30.12.2018


La revisione del Concordato derivante dall’accordo Craxi-Casaroli del 1984 introdusse, almeno sulla carta, quattro importanti novità:

1) la religione cattolica non era più la religione di Stato;

2) il suo insegnamento nella scuola statale aveva carattere facoltativo

3) nelle questioni di diritto familiare lo Stato rivendicava una propria autonomia

4) il finanziamento diretto della chiesa da parte dello Stato (congrua) veniva sostituito dall'autofinanziamento da parte dei fedeli grazie al meccanismo dell’8per mille.

Le scelte politiche degli anni successivi – anche dello stesso governo Craxi - si mossero però in direzione opposta, riportando in essere i privilegi accordati nel 1929.  Con queste conseguenze:

-  La religione cattolica è rimasta “religione di Stato” nel sentire e soprattutto nei comportamenti della nostra classe politica (per non dire del “servizio pubblico radiotelevisivo”)

- Il suo insegnamento è tuttora di fatto “obbligatorio”, per la casualità delle alternative. Ed è scandaloso che lo stipendio dei suoi insegnanti sia a carico dello Stato e che essi entrino nei ruoli della scuola senza concorso, con l’impegno a trovar loro un’altra collocazione nel caso la Chiesa – che li designa - ritiri loro la sua legittimazione

-  Le gerarchie ecclesiastiche continuano ad invadere la sfera della politica italiana e non solo nelle questioni di diritto familiare

-  L’abolizione della congrua è stata più che compensata dal meccanismo dell’otto per mille e dai criteri arbitrari con cui viene eseguita la ripartizione della quota “non destinata” dai contribuenti (circa la metà del totale).

 

A 90 anni dalla firma del Concordato, chiediamo tre provvedimenti urgenti per dare almeno attuazione alla revisione del 1984:

 

-       Abolizione dell’ora di religione.

-       Revisione degli attuali criteri per la ripartizione della quota (circa il 50 %) dell’8 per mille “non destinato”, che privilegiano nettamente la Chiesa Cattolica.

-       Revisione delle norme relative all’IMU sui beni immobili della Chiesa e azione determinata per dare attuazione alla recente sentenza della Corte Europea, recuperando nella misura del possibile l’ICI non pagata in passato (4-5 miliardi di euro).

 

Tre provvedimenti “facili” in attesa di trovare le soluzioni giuridiche e le condizioni politiche per rimettere profondamente in discussione il Concordato, così da ridurre l’ingerenza del Vaticano nella politica italiana, volta ad impedire la conquista di nuovi diritti civili.  Fermo restando il giudizio altamente positivo sulla azione di tante associazioni cattoliche di volontariato a favore dei diseredati.

Hanno firmato fino ad oggi, 29 dicembre 2018

 

Alberto Abruzzese, sociologo

Johannes Agterberg, studioso di temi etici

Mario Artali, segretario Circolo De Amicis, Milano

Sebastiano Bagnara, docente universitario, presidente bsd strategy by design

Andrea Ballabeni, ricercatore presso Dept. Health Policy and Management Harvard T.H. Chan School of Public Health Boston (USA)

Barbara Barboni, ordinario di fisiologia, Università di Teramo

Umberto Barlassina, consulente fiscale

Paolo Berardinelli, ordinario di anatomia, Università di Teramo

Rocco Berardo, avvocato, già consigliere regionale Lazio

Paolo Berdini, urbanista

Stefania Bettinelli, Responsabile Relazioni Esterne, Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari”, Modena

Federico Binda,Ricercatore, Università di Regensburg (Ratisbona)

Andrea Boggio, Docente universitario Bryant University (USA)

Vittoria Brambilla, Ricercatrice di Botanica Generale, Università degli Studi di Milano

Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni

Alessandra Carini, giornalista

Vittorio Ceradini, architetto    <

Franco Chiarenza, già vice presidente della Fondazione Luigi Einaudi, Roma

Massimo Clara, avvocato

Massimo Coccia, avvocato e docente universitario

Gilberto Corbellini, professore di bioetica e storia della medicina, “La Sapienza” Roma

Tonina Cordedda, Kings College di Londra, War Studies Department

Giulio Cossu, Professore di Medicina Rigenerativa Università di Manchester

Andrea Costa, ambientalista e Presidente del Comitato "Roma150"

Antonio D’Annunzio, dirigente di banca

Michele De Luca, Centro di Medicina Rigenerativa “Stefano Ferrari” Università di Modena

Nico Di Florio, avvocato

Francesco Di Paolo, avvocato

Vittorio Emiliani, giornalista e scrittore

Valentina Erasmo, dottoranda in filosofia

Dario Faggioni, consulente aziendale

Gianni Ferrara, costituzionalista

Enzo Fimiani, storico

Marcello Flores, storico

Paolo Franchi, giornalista

Franco Gallo, già Presidente Corte Costituzionale

Guido Frosina, ricercatore in neuro-oncologia

Anna Maria Fusella, insegnate liceale di lingue

Filomena Gallo, avvocato, segretario Associazione Luca Coscioni

Aldo Giovannelli, dirigente di azienda

Alberto Giuliani, giornalista

Franco Ippolito Presidente Fondazione Lelio e Lisli Basso- Onlus

Gian Piero Jacobelli, giornalista, saggista e docente universitario

Maria Rosaria La Morgia, giornalista RAI

Pino Lo Mastro, Coalizione Italiana per le Libertà e i Diritti civili (CILD)

Andrea Lorusso Caputi, già Direttore Produzione RAI

Maria Immacolata Macioti, sociologa, già ordinaria alla Università "La Sapienza"

Maria Mantello, Presidente Associazione Nazionale del Libero Pensiero "Giordano Bruno"

Enzo Marzo, Presidente Fondazione Critica Liberale

Nicola Mattoscio, Presidente Fondazione Brigata Maiella

Desideria Mini, biologo molecolare

Leonardo Monaco, segretario Associazione Radicale Certi Diritti

Luigi Montevecchi, medico, specialista in ostetricia e ginecologia

Adele Orioli, segretario UAAR

Mirella Parachini, ginecologa

Giuseppe Pennisi, economista

Marco Perduca, già Senatore Radicale, coordinatore di Science for Democracy

Gianna Radiconcini, giornalista

Francesca Re, avvocato

Mario Riccio, anestesista, medico di Piergiorgio Welby

Vittorio Roidi, giornalista

Eddo Rugini, professore di biotecnologie agrarie

Giancarlo Santalmassi, giornalista

Chiara Saraceno, honorary fellow al Collegio Carlo Alberto, Torino

Mirella Sartori, coordinatrice Associazione Italialaica

Romano Scozzafava,  già professore ordinario di Calcolo delle probabilità presso Università "La Sapienza"

Mario Setta, insegnante liceale di storia e filosofia, prete sospeso “a divinis”

Guido Silvestri, Professore e Direttore di Dipartimento Emory University, Atlanta

Giulia Simi, docente di algebra dipartimento di ingegneria   dell'informazione e scienze matematiche università di Siena

Massimo Teodori, storico

Fausto Maria Tortora, Vicepresidente della Fondazione Lelio e Lisli Basso

Carlo Troilo, giornalista

Francesca Troilo, avvocato

Claudia Troilo, antropologa

Gaetano Trotta, magistrato

Mina Welby, copresidente Associazione Luca Coscioni

Antonia Sani, Comitato nazionale scuola e costituzione

 

Per sottoscrivere inviare a: carlotroilo38@gmail.com 06-8543661 348-1556424

 

 

 

5 commenti

Santina Colaussi:

Io ho firmato anche se non sono nessuno, fatelo tutti voi ed avremo qualche risultato. Se non altro dovranno contarci.

antonia baraldi sani:

sottoscrivo l'appello che condivido pienamente. Abbiamo fatto tante azioni come Comitato Nazionale Scuola e Costituzione. Alcune hanno ottenuto qualche risultato, ma importante è rilanciare ora un'iniziativa che negli anni si è offuscata. Antonia Sani

Giulio Gentili:

Iniziativa lodevole. Contribuirò a diffondere l'informazione presso tutti i miei amici. Buona fortuna a noi tutti3

luigi misuraca:

Sul Blog (www.eugualemcalquadrato.ilcannocchiale.it) che curo ho oggi, 11/2/2019, inserito un post al riguardo; ma non so come fare per firmare l'appello. Grazie °°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°° Complimenti per il blog e per la tua partecipazione ed adesione all'appello che puoi inviare a: carlotroilo38@gmail.com 06-8543661 348-1556424 La redazione di Italialaica.it

ma:

Buonasera, perché non fare una martellante campagna pubblicitaria a favore della revisione del Concordato tra Stato italiano e Vaticano? So di tantissimi che aderirebbero. La chiesa cattolica non rappresenta il popolo italiano, specialmente questa chiesa …. ----------------------------------------------------------- Gentile lettore/lettrice, la ringraziamo per il Suo commento che abbiamo pubblicato, “temperandolo” leggermente per motivi che facilmente potrà capire. La redazione di italialaica.it