Odysseus, alla scoperta del lander che potrebbe fare la storia dell’esplorazione lunare

Si chiama Odysseus e la sua sarà una vera avventura nello spazio degna del suo nome, ecco perché è così importante per la NASA

È ufficialmente cominciata una missione spaziale cruciale, che potrà darci importanti informazioni riguardanti il nostro preziosissimo satellite: la luna. Ad avere reso possibile questa missione spaziale è la Intuitive Machines, una compagnia privata di Houston in collaborazione con la NASA, che si è impegnata a fondo affinché il lander Nova-C chiamato Odysseus potesse effettuare un atterraggio morbido sul terreno lunare.

Il lander è partito ieri mattina alla volta del satellite e il suo viaggio sarà tutto fuorché semplice.

La missione di Odysseus nello spazio

terreno lunare visto da vicino
Alla scoperta della luna con Odysseus – Unsplash – italialaica.it

Odysseus è decollato ieri, alle ore 7.00 del mattino italiane a bordo di un razzo SpaceX Falcon 9, che gli consentirà di avvicinarsi il più possibile alla luna.

Odysseus è un vero gioiellino di tecnologia e innovazione, infatti il suo motore è alimentato a metano liquido e ossigeno super raffreddato, che gli permetterà di viaggiare con maggiore velocità senza subire gli effetti negativi della fascia di Van Allen, un’area che circonda la terra in cui le radiazioni possono essere molto potenti.

L’atterraggio sulla luna è previsto per il 22 febbraio, e la “pista d’atterraggio” sarà un cratere da impatto che si trova a 300 chilometri dal polo sud, chiamato Malapert A.

Non è stato scelto a caso questo punto di atterraggio. Infatti, la missione diretta dalla NASA, servirà a raccogliere importanti informazioni relative al terreno della luna e al ghiaccio presente sul satellite, in vista del programma Artemis, che punta a stabilire una base lunare completa di equipaggio entro la fine del 2030.

Odysseus porterà sulla luna un archivio digitale della conoscenza umana e 125 mini sculture della luna fatte dall’artista Jeff Koons, un piccolo patrimonio umano sul satellite che ci guarda da lontano. In più, il lander sta trasportando anche una telecamera costruita da alcuni studenti, che dovrebbe scattare delle foto del fatidico momento dell’atterraggio.

Dopo 7 giorni, Odysseus diventerà inutilizzabile, ma speriamo che riesca a compiere la sua missione prima si spegnersi per sempre sulla luna.

Il primo rischio da affrontare: l’atterraggio

L’atterraggio sarà un momento critico. Infatti, alcuni tentativi precedenti di approdo sulla luna, non sono andati a buon fine proprio a causa della criticità di questa fase della missione, che deve tenere conto di diversi fattori tutti insieme: i secondi di ritardo della comunicazione, l’ effettiva apertura dei paracadute e le possibili variazioni dell’atmosfera.

Per stare in tema di tentativi falliti a causa di problematiche legate all’atterraggio, vi facciamo l’esempio del più recente: il lander Peregrine, realizzato da Astrobiotic, che ha preso fuoco lo scorso gennaio prima ancora di toccare il suolo lunare… speriamo che, invece, Odysseus riesca a portare a termine la sua missione.

Come è fatto Odysseus?

Odysseus è realizzato con una tecnologia di isolamento termico chiamata Omni-Heat Infinity, in grado di proteggere al meglio il lander dalle temperature estreme dello spazio, e le sue sei “zampe” in alluminio, dovrebbero consentirgli di appoggiarsi saldamente al territorio lunare una volta atterrato, stabilizzandosi in poco tempo.

In più, il lander è dotato di LRA (laser retrofilettenti), che aiuteranno i futuri lander ad atterrare sulla Luna con maggiore precisione: così Odysseus continuerà ad essere utile anche dopo essersi spento per sempre.

La RFMG (Radio Frequency Mass Gauge statement), invece, utilizzerà le onde radio per tenere monitorata la quantità di carburante rimasta ad Odysseus, fornendo informazioni preziose in tempo reale agli esperti della NASA.

L’accordo tra NASA e Intuitive Machines continua

La compagnia di Houston ha in programma, sempre in stretta collaborazione con la NASA, altri due lanci per il 2024, che sarà un anno ricco di nuove missioni spaziali che avranno come obiettivo proprio la luna.

Intuitive Machines non è l’unica società che ha deciso di investire tempo, denaro ed energie per collaborare alla scoperta di nuove importante informazioni relative al satellite entro il 2030. Infatti,  anche la Firefly Aerospace e la Astrobiotic (di nuovo) stanno pianificando ulteriori lanci per portare le sofisticate creazioni della NASA sulla luna e sondare il terreno in vista di Artemis.

Non ci resta che aspettare il 22 febbraio con il fiato sospeso e le dita incrociate, sperando che dalla NASA arrivi la conferma dell’avvenuto atterraggio di Odysseus sul cratere Malapert A.

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