Giornata Mondiale della Croce Rossa, perché si celebra l’8 maggio?

Oggi, 8 maggio, si celebra la ricorrenza della Giornata Mondiale della Croce Rossa. Vediamo tutto quello che c’è da sapere a riguardo

Ogni 8 maggio si celebra la Giornata Mondiale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, ricorrenza che commemora l’anniversario della nascita di Henry Dunant, il padre dell’umanitarismo moderno. Anche quest’anno, la Croce Rossa Italiana, a livello nazionale e attraverso i suoi Comitati territoriali in tutta Italia, promuove iniziative, eventi e appuntamenti, insieme a una campagna di comunicazione curata dall’agenzia creativa WLA. È un’occasione per celebrare i volontari, in una settimana dedicata all’Associazione, che va dall’8 al 14 maggio. Ma vediamo la storia e le curiosità sull’associazione e su questa giornata così importante.

Tutto quello che c’è da sapere sulla Giornata Mondiale della Croce Rossa

Nel 1863, Jean Henry Dunant, assieme ad altri quattro cittadini svizzeri, tra cui il giurista Gustave Moynier, il generale Guillaume-Henri Dufour e i medici Louis Appia e Theodore Maunoir, istituì il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti, noto anche come Comitato dei cinque, antesignano del Comitato Internazionale della Croce Rossa. Dunant fu spinto a fondare questo comitato dall’orribile carneficina e dalla mancanza di organizzazione nei soccorsi durante la battaglia di Solferino e San Martino, avvenuta il 24 giugno 1859.

Croce Rossa
Croce Rossa | Pixabay @Umkehrer – Italialaica

Il Comitato dei cinque promosse le idee di Henry Dunant delineate nel libro “Un ricordo di Solferino“, e il 26 ottobre 1863 organizzò a Ginevra una Conferenza Internazionale con la partecipazione di 18 rappresentanti di 14 Paesi. In seguito, il 29 ottobre dello stesso anno, fu firmata la Prima Carta Fondamentale contenente dieci risoluzioni che definivano le funzioni e i mezzi dei Comitati di soccorso. Così prese vita il Movimento Internazionale della Croce Rossa.

Nel febbraio del 1864, tra la Danimarca e la Prussia, scoppiò la guerra, evento che mise subito in moto le Società Nazionali di Soccorso, le quali iniziarono a intervenire per soccorrere i feriti e le vittime da entrambe le parti. Tuttavia, presto si resero conto delle sfide e dell’importanza di un impegno serio da parte degli Stati per proteggere il personale e le strutture dedicate alla cura dei feriti e delle vittime di guerra.

Pertanto, l’8 agosto 1864, il governo svizzero organizzò una conferenza diplomatica con la partecipazione dei rappresentanti di 12 Nazioni (gli Stati Uniti furono l’unico stato non europeo presente). La conferenza si concluse il 22 agosto 1864 con la ratifica della prima Convenzione di Ginevra per il miglioramento delle condizioni dei feriti in battaglia.

Nel 1876, la Turchia annunciò l’intenzione della propria organizzazione umanitaria di abbandonare il simbolo della croce, sostituendolo con una mezzaluna rossa su sfondo bianco. Questo esempio fu seguito da altri paesi islamici e nel 1929 fu ufficialmente riconosciuto.

Nel 1919, Henry P. Davidson, dirigente della Croce Rossa Americana, propose per la prima volta l’impiego delle risorse della Croce Rossa anche in tempo di pace, dopo l’ampio impiego durante la prima guerra mondiale. Questa proposta portò alla costituzione della Lega delle Società della Croce Rossa il 5 maggio 1919 a Parigi, la quale nel 1991 cambiò nome in Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa.

Croce Rossa Italiana
Croce Rossa Italiana | Pixabay @florin1961 – Italialaica

Al giorno d’oggi, la Croce Rossa offre assistenza a milioni di individui in tutto il mondo ogni anno, grazie all’impegno di circa 20.000 persone distribuite in oltre 100 Paesi. Questo impegno si basa sui sette principi fondamentali condivisi da ogni volontario:

  1. Umanità: La missione principale è fornire assistenza senza fare distinzioni ai feriti sui campi di battaglia e alleviare le sofferenze umane in qualsiasi situazione, promuovendo la cooperazione e la pace.
  2. Imparzialità: Non ci sono discriminazioni basate su razza, nazionalità, religione, classe sociale o opinioni politiche; l’assistenza viene fornita in base all’urgenza della necessità.
  3. Neutralità: Il Movimento evita qualsiasi coinvolgimento in controversie politiche, razziali o religiose per mantenere la fiducia di tutte le parti coinvolte.
  4. Indipendenza: È essenziale agire sempre in base ai principi del Movimento, senza essere influenzati da fattori esterni.
  5. Volontarietà: Tutti coloro che si dedicano al servizio sono volontari che desiderano aiutare senza aspettarsi alcun guadagno personale.
  6. Unità: In ciascun Paese, esiste una sola organizzazione della Croce Rossa, aperta a tutti e attiva su tutto il territorio nazionale.
  7. Universalità: Il Movimento internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa è universale, e ogni società nazionale ha gli stessi diritti e il dovere di fornirsi reciproco aiuto.

Quest’anno, la giornata assume un significato particolare, poiché è in concomitanza con il 160esimo anniversario della Croce Rossa Italiana.

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