Exit-Italia assolta: non fu istigazione al suicidio, ma libera autodeterminazione della persona

Silvio Viale, consigliere comunale della Lista Civica, coordinatore dell’Ass. radicale Adelaide Aglietta e responsabile scientifico di EXIT-Italia, ha diffuso la seguente nota:

“Il Tribunale di Catania ha assolto Emilio Coveri, presidente di EXIT-Italia, per il suicidio assistito di Alessandra Giordano in Svizzera, assolvendo con lui l’attività più che ventennale dell’associazione di informazione e lotta per l’eutanasia. Il PM aveva chiesto 3 anni e 4 mesi. Non abbiamo mai negato rapporti e confronti con le altre associazioni europee che si battono per l’eutanasia, comprese le associazioni svizzere che accettano cittadini stranieri. Negli anni decine di soci hanno potuto usufruire in piena libertà e autonomia decisionale del suicidio assistito. Tra queste anche Alessandra Giordano, della cui morte siamo venuti a conoscenza successivamente. Come responsabile scientifico di Exit-Italia si dall’inizio ho sottolineato la completa fiducia nell’operato di Dignitas per la verifica delle condizioni personali e della volontà non condizionata. Come sempre noi siamo rasserenati quando un nostro socio riesce ad ottenere il suicidio assistito in Svizzera, ma nello stesso tempo siamo rammaricati per il fatto che non possa accadere in Italia. Negli ultimi anni si sono fatti significativi passi avanti sul testamento biologico e il fine vita, ma la materia resterà una incompiuta fino a quando l’eutanasia non sarà legale anche in Italia. Il grande successo della raccolta firme per il referendum con il deposito di oltre 1 milione 200 mila firme fa ben sperare che si sia prossimi alla meta. Un grazie ad Alessandra Giordano per avere involontariamente lottato con noi anche da morta.”

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