Usa, a Kansas City una sparatoria ha causato un morto e 22 feriti: cos’è successo?

Sparatoria a Kansas city nello Stato del Missouri, Stati Uniti. E’ successo nel pomeriggio di mercoledì 14 febbraio durante i festeggiamenti seguiti alla vittoria nel Super Bowl della squadra di football americano di Kansas City, i Chiefs. La sparatoria ha provocato un morto e 22 feriti, di cui otto sono in pericolo di vita. La vittima è una donna di 44 anni, Lisa Lopez, che lavorava come dj in una radio locale. Tre persone sospettate di essere coinvolte nell’accaduto sono state fermate dalla polizia e almeno un’arma da fuoco è stata ritrovata sul luogo della sparatoria.

Kansas city chiefs super bowl
EPA/CAROLINE BREHMAN

Cos’è successo

I colpi sono stati esplosi all’esterno di Union Station, una ex stazione dei treni riconvertita in centro culturale e sede per eventi, divenuta tra l’altro uno dei simboli di Kansas City. La sparatoria è avvenuta mentre i tifosi lasciavano l’edificio, nei pressi del parcheggio. In occasione della vittoria dei Chiefs infatti era stata organizzata una parata celebrativa alla presenza dei giocatori. Oltre un milione di tifosi e cittadini erano attesi all’evento, a quanto riferito dal sindaco di Kansas City, Quinton Lucas. Per questo oltre 800 agenti delle forze dell’ordine erano in servizio sul posto.

Indagini in corso

Intanto proseguono le indagini per far luce sulla vicenda. Al momento infatti il movente è ancora ignoto. Secondo fonti citate dall’emittente statunitense Abc, allo stato attuale non ci sono elementi che facciano pensare a un atto terroristico. Le indagini proseguono e non sono stati forniti dettagli sull’identità delle tre persone fermate.

Feriti 11 bambini

Alla parata erano presenti numerosi bambini con le loro famiglie e molti di loro sono rimasti feriti, seppure fortunatamente non in modo grave. Presso l’ospedale Children’s Mercy di Kansas City Hospital sono stati medicati a seguito della sparatoria un totale di 12 minorenni, di cui 11 bambini di età compresa tra 6 e 15 anni. Di questi, nove sono rimasti vittima di ferite da arma da fuoco, mentre gli altri tre sono stati medicati per “lesioni accidentali”, riportate a causa del panico scoppiato tra la folla di tifosi a seguito degli spari. Lo hanno riferito alla Abc fonti dell’ospedale, sottolineando che ci si aspetta una completa ripresa per ognuno dei piccoli pazienti.

Kansas city
Photo by Jesper Rautell Balle licensed under CC BY-SA 4.0 DEED (https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0/)

Le testimonianze

Al momento della sparatoria infatti non è stato subito chiaro cosa stesse succedendo. Alcuni, udendo i colpi d’arma da fuoco, hanno pensato che si trattasse di fuochi d’artificio, esplosi come parte delle celebrazioni. Inoltre, hanno raccontato alcuni testimoni alla Bbc, non si capiva se le esplosioni arrivassero dall’interno o dall’esterno dell’edificio storico. Le testimonianze riferiscono di momenti di caos, con gruppi di persone che correvano disperatamente prima in una direzione e subito dopo in quella opposta. “Sembrava una scarica di colpi molto veloci, in successione molto rapida”, ha detto John O’Connor, uno dei presenti, parlando con il quotidiano locale Kansas City Star.

Il commento di Travis Kelce

Tra i giocatori del Kansas City Chiefs milita anche Travis Kelce, la cui relazione con la cantante Taylor Swift è sotto i riflettori da alcuni mesi. Kelce, che gioca con il ruolo di tight end, inizialmente non ha commentato la vicenda. In seguito ha pubblicato un post su X, ex Twitter, ammettendo di essere “affranto per la tragedia che ha avuto luogo oggi”. “Il mio cuore è con tutti coloro che sono venuti a festeggiare con noi e sono rimasti feriti,” ha aggiunto lo sportivo. “KC, tu sei tutto per me”.

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