Lo Scaffale

Alessandro Giacomini, UNA STELLA PER AMICA

Di Alessandro Giacomini | 02.03.2021


Transeuropa Edizioni, Massa, 2021, Pagine 100, euro 8,50

Il libro sarà in edicola dal primo marzo mentre è già acquistabile nel web.

"Ogni ricavo andrà a contrasto alla violenza di genere con un iban bancario dedicato."


L'idea del libro è di Giulio Giorello, profondo estimatore e amico di Margherita Hack, ma hanno contribuito con ricordi personali pure Sergio StainoPiergiorgio OdifreddiDon Pierluigi Di Piazza. Un disegnatore dalla penna sottile, un ateo convinto, un prete anomalo, figure che ben si accordano con Margherita Hack. Il libro descrive l'intima amicizia con Margherita Hack, frammenti personali e inediti degli ultimi anni di vita della nota astrofisica. A distanza di anni, si rintraccia dal libro il suo intenso concetto di libertà, la profonda tolleranza senza mai imporre la sua laicità, anche quando la stessa è stata oggetto di polemiche e censure.

Nel libro ben si intuisce l'eredità di Margherita Hack, non solo nel testamento biologico che la scienziata della laicità ha consegnato nelle mani del suo fiduciario e autore del libro, ma la conclamata volontà di una donna impegnata, tra obblighi pubblici e intimi.

Giulio Giorello e Margherita Hack persone semplici agli antipodi dell’egocentrismo: erano persone famose ma umili, e mi aveva conquistato la totale rinuncia all’estetica, al trucco, agli abiti firmati o alla moda.

Si è congedata da tutti noi il 29 giugno 2013 e sento ancora la sua mancanza. Uno dei motivi è legato alla profonda amicizia che ancor oggi io sento per lei. Ci eravamo conosciuti nel 2000 e da allora abbiamo condiviso molte battaglie sui diritti civili. Il nostro rapporto si è trasformato da una comunione di idee e obiettivi a un’amicizia semplice, di quelle che arricchiscono la propria vita.  Due immagini sono ben presenti anche ora: i suoi occhi color del cielo, intensi e profondi e il sorriso, a volte ironico, sempre schietto.

Un'altra ragione che mi ha spronato a scrivere brevi aneddoti e ricordi è ribadire alcune considerazioni sulla sua persona perché ancora, a distanza di anni, si specula, e nel libro ci saranno chiarimenti in proposito. Va elogiato il notevole contributo scientifico come ricercatrice e divulgatrice e il forte impegno sociale per la difesa dei diritti civili con l’accento che Margherita ha sempre posto sulla libertà, sui valori e non sul possesso di beni materiali.

Era profondamente atea ma al contempo rispettosa (ciò che personalmente ho difficoltà) di chi era il suo contrario.

Semmai prendeva in giro chi credeva nell’oroscopo / astrologia.

Era simpaticissima e autoironica

Sapeva comunicare con facilità temi complessi.

Il ricavo andrà in beneficenza a contrasto sulla violenza di genere (case protette, associazioni).

Il ricordo più bello: le risate.

Un altro aspetto di Margherita che mi colpì fu il suo amore per Aldo e quello di Aldo per lei. Il loro legame era così intenso da sembrare irreale. Una favola da leggere insieme a lume di candela.

Ho conosciuto Margherita Hack in televisione tra il 1980 e il 1990. Ricordo che ero intento a leggere sul divano di casa quando una voce attrasse la mia attenzione. Era franca e diretta con un’inflessione roca e un forte accento toscano. Ho amato fin da subito il suo intercalare e il “non aver peli sulla lingua”. Ma c’era anche qualcos’altro che mi affascinò ed era ciò che diceva, quello che raccontava del mondo.

Avrei potuto tranquillamente incontrarla al supermercato. Mi ero chiesto: ma come è possibile che un’astrofisica così importante sia contemporaneamente così chiara nell’esprimere il suo pensiero e i concetti scientifici? Raccontava con estrema spontaneità anche gli argomenti più difficili o ‘scomodi’ che riguardavano la scienza, i diritti civili, la religione. Ogni argomento era affrontato con coraggio e precisione. Quindi, prima di conoscerla personalmente, mi ero incuriosito per la differenza rispetto ad altri studiosi che avevo ascoltato. Mi aveva attratto l’autenticità.

Alessandro Giacomini (Milano, 1963), fondatore dei Laici Trentini per i Diritti Civili, ha sostenuto, sotto ogni forma, l’indipendenza del pensiero e delle azioni sia dell’uomo sia dello stato nei confronti di qualsiasi chiesa o fede religiosa. Amico personale di Margherita Hack, è anche il fiduciario del suo testamento biologico.

 

2 commenti

Enrica Tognotti:

Il libro descrive una Margherita Hack inedita e sorprendente.

Paola:

Già, meravigliosamente sorprendente!