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LAICITÀ DELLA SCUOLA NEWS, Settembre 2022

Di Redazione | 07.09.2022


Laicità della scuola news Settembre 2022
Editoriale:
Tempo di elezioni: scuola e diritti
Abbiamo scorso alcuni giornali e alcuni siti. Alla fine di agosto “Libero” ha alimentato la polemica contro Carlo Calenda, per il quale le carenze in italiano e in matematica registrate soprattutto nella formazione professionale dovrebbero essere corrette rafforzando “le materie di carattere generale e trasversale”, nel
quadro di un riordino complessivo dei cicli scolastici, con l’obbligo fino ai 18 anni, facendo terminare le superiori un anno prima.
“Libero” si e" fatto portavoce dei settori imprenditoriali per i quali, anziche# rafforzare la formazione generalista, la scuola dovrebbe investire di piu" su quella professionale, tenendo conto del fatto che
secondo i dati Indire del monitoraggio nazionale del 2022, su 5.280 diplomati degli istituti tecnici e professionali, l’80% ha trovato un’occupazione nel corso dell’anno 2021, nonostante le restrizioni e le difficolta" causate dalla pandemia (cfr. https://www.tecnicadellascuola.it/licei-vs-istituti-tecnici-per-
carlo-calenda-ce-un-problema-di-preparazione-gigantesco-e-ovviamente-scoppia-la-polemica).
Formazione continua degli insegnanti e stipendi in linea con la  media europea entro i prossimi cinque anni, insieme a obbligatorieta" e gratuita" della scuola dell’infanzia, gratuita" dei trasporti pubblici locali e dei libri di testo per gli studenti delle famiglie con basso Isee, sono nel programma per la scuola del centrosinistra a guida PD. Da segnalare in questo programma anche misure – condivise anche da +Europa – per indirizzare le studentesse verso il settore Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) che ora vede un’ampia maggioranza maschile, e un piano ambizioso di rinnovamento dell’edilizia scolastica (anche con aerazione in funzione antipandemica). «L’ambiente, i diritti, il lavoro sono le nostre priorita", ma la scuola sta sopra, o meglio dentro a tutto», ha affermato Enrico Letta.
Rispetto al primo punto non e" chiaro se si vogliano aumentare le
retribuzioni dei docenti innalzando il livello di partenza e
lasciando la dinamica attuale o, viceversa, si preferisca rendere piu"
rapida la progressione dello stipendio, legandola a un’eventuale
carriera con qualche forma di valutazione del merito dei docenti,
come osserva Andrea Gavosto in https://www.lavoce.info, che
quanto alla destra afferma: “Nel programma unificato del
Centrodestra non ci sono molti riferimenti a misure precise per la

scuola e l’universita", con l’eccezione del voucher da utilizzare – si
presume – per le scuole paritarie sull’esempio lombardo”. Nei
partiti di questa coalizione la Lega mette in primo piano
l’adeguamento dell’istruzione tecnica e professionale alle esigenze
locali delle imprese, con potenziamento degli aspetti pratici e
operativi; e anche Fratelli d’Italia prospetta la promozione delle
scuole tecnico-professionali volte all’inserimento dei giovani nel
mondo del lavoro, per cui la Meloni ha coniato lo slogan del “Liceo
del Made in Italy”.
Tornando all’area di sinistra e di centrosinistra, nel programma di
Sinistra Italiana (che i presenta insieme ai Verdi e a Possibile) il
tradizionale obiettivo di diminuire drasticamente il numero degli
allievi per classe si accompagna alla completa gratuita" dell’accesso
universitario e al potenziamento del tempo pieno – di cui si avvale
oltre il 60 % della scuola primaria in Piemonte, Liguria Toscana,
Lazio, per scendere intorno al 20% in regioni del sud del paese. Si
prevede anche la “estensione generalizzata del tempo scuola nella
secondaria di primo grado e di secondo grado”. In sintesi: piu"
tempo scuola con meno allievi per classe e con il ripristino della
centralita" degli organi collegiali di autogoverno (contro la
paventata “aziendalizzazione”). Spunti analoghi si leggono anche
nel capitolo dedicato a scuola e universita" (“Ridare dignita"
all’istruzione e investire nella ricerca e nella cultura”) del
programma di Unione popolare di Luigi de Magistris.
Piuttosto consistente la parte sulla scuola del programma
elettorale del M5s. Come rileva https://www.money.it/ , accanto
all’aumento degli stipendi degli insegnanti ai livelli europei, nel
capitolo “Dalla parte di diritti: per l’uguaglianza sostanziale tra gli
esseri umani la parita" tra i generi” si legge che occorre passare a
un sistema che offra a tutte e tutti le stesse opportunita". Accanto al
matrimonio egualitario delle persone Lgbt e alla legge contro
l’omolesbobitranssfobia, viene indicata l’Educazione sessuale
affettiva nelle scuole e viene difeso lo Ius Scholae per gli immigrati.
Sono pero" obiettivi che – pur con sfumature e diverse
specificazioni, per esempio in merito al ddl Zan – accomunano
tutto il centrosinistra e tracciano un discrimine preciso rispetto
alla destra, perimetrando quel “campo largo” che non si e" potuto
(o voluto) realizzare al livello delle alleanze elettorali.
Per noi il tema dei diritti e" importantissimo ma e" da dubitare che
sia determinante per la maggioranza degli elettori. I sondaggisti
prevedono una vittoria delle destre, ma e" da vedere se sara"
schiacciante o risicata, e quale sara" la compattezza post-elettorale
del trio Meloni/Salvini/Berlusconi. Una vittoria strabordante
farebbe correre gravi rischi anche al nostro sistema costituzionale.

 

Notiziario on line del Coordinamento per la laicità della
scuola. Redazione: Marco Chiauzza, Grazia Dalla Valle,
Daniel Noffke, Cesare Pianciola, Stefano Vitale.
Fanno parte del Coordinamento: AEDE (Association Européen-
ne des Enseignants), AGEDO, CEMEA Piemonte, CGD Pie-
monte, CIDI Torino, COOGEN Torino, CUB-Scuola, FNISM,
Sezione di Torino "Frida Malan", MCE Torino.
Portavoce del Coordinamento e referente per le superiori:Fulvio
Gambotto (339 5435162). Referente per gli altri ordini di scuola:
Silvia Bodoardo (329 0807074)
RITORNO A SCUOLA DA HTTPS://WWW.FACEBOOK.COM/FNISM.TORINO/

 

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